1.
Appena si stancarono di giocare al gatto col topo mi furono sopra e mi sdraiarono per terra e mentre i due mi tenevano ferme le braccia Martin toglieva tutti gli abiti con divertita solerzia
2.
C'era una volta un gatto che andava in Canadà, e questa è la metà, ci aveva un cartoccetto con dentro del prosciutto, e questo è tutto
3.
Il gatto continua a guardarlo silenzioso
4.
Oppure è fuggito, lasciandosi alle spalle solo quel maledetto gatto
5.
Guarda il gatto che si è sdraiato ai suoi piedi, con la testa appoggiata sulla lama della sua spada spezzata
6.
Poi torna a guardare il gatto e solo così si rende conto che l’attacco di narcolessia non gli ha lasciato alcun ricordo
7.
«Cos’è? Anche il tuo gatto è ricercato?»
8.
«Che problema può mai dare un gatto?»
9.
«Piantala di pensare sempre al tuo gatto», gli fece Isaac indietreggiando fino alla balaustra
10.
Poi il gatto bianco, ricomparso dal nulla, si ritrovò sulla sua spalla sinistra
11.
Ogni tanto dialogava con il suo gatto bianco che cercava senza successo di intrufolarsi attraverso la trama troppo stretta del ferro
12.
Il gatto si rizza di scatto sulle zampe e arruffa il pelo
13.
Il gatto, con un agile balzo, si arrampica per il muro di pietra seguendone le irregolarità naturali
14.
Il gatto smette di soffiare e spicca un balzo che lo fa atterrare nel mezzo della grotta
15.
Il gatto scompare nella nebbia
16.
«Semmai dovessimo trovare quella roccaforte, che ne farai del tuo gatto?»
17.
Uday accarezzò la coda che il gatto gli stava agitando davanti alla faccia
18.
Tu e il gatto», reagì Isaac
19.
Sei più convincente quando cerchi di darmi a bere che il tuo gatto quella volta ci salvò la vita»
20.
Uday, un gatto
21.
Il gatto gli rispose con un miagolio ovattato
22.
Uday e il suo maledetto gatto
23.
Il gatto bianco aveva cominciato a lamentarsi e a soffiare
24.
Il gatto saltò a terra infastidito
25.
«Ci credi che per la prima volta mi fa piacere rivedere il tuo gatto?»
26.
Perfino il suo gatto miagolò in segno di disapprovazione
27.
Il gatto gli soffiò ancora
28.
L’assassino accarezzò il gatto ma il felino non smise di agitarsi
29.
Nel più totale silenzio rotto solo a tratti dai flebili miagolii del gatto bianco e dai lamenti sommessi del templare
30.
Ecco Luisa Masini, nove anni col gatto in braccio
31.
Se ti chiami Dermot e abiti a Sligo, la mamma dice che la cena l’ha data al gatto e ben ti sta, ti dovrai accontentare di una scodella di fiocchi d’avena
32.
La mamma non è più arrabbiata e quando ha detto che aveva dato la cena al gatto erano tutte storie
33.
Di solito i gigetti accolgono la nuova fidanzata del papà così pieni di entusiasmo, forse contagiati dallo stesso entusiasmo della madre, da riempire la Gina di regali – una rana nel cassetto delle mutande, un paio di lische di sogliola tra le pashmine, una fetta di anguria nella borsetta –, oppure, con devozione quasi filiale, le nascondono l’iPhone nella lettiera del gatto o fanno il bidè alle mosche nel suo caffè
34.
Lei si siede al tavolo e si guarda in giro, attenta e irrequieta come un gatto
35.
Quando rimaneva a corto di rhum e sigari, Sebastiani, come un gatto ruffiano, si ricordava della famiglia e faceva ritorno a casa
36.
Aveva due figli piccoli, uno di sei e l’altro di quattro anni, un gatto, grasso e castrato, e fumava una decina di sigarette al giorno
37.
Forme di TSE sono state identificate in molti roditori, primati e ungulati, e in numerosi specie di felini come il gatto domestico e il ghepardo
38.
« Lei non ha un gatto? » chiesi
39.
«Sembro una che ha un gatto?» «No, » le dissi
40.
Non ho mai visto un gatto morto con un'aria così viva
41.
[«Come un gatto addormentato su una sedia, pacifico, in pace, / e una cosa sola con il padrone di casa, con la padrona, / a casa, a casa nella casa dei viventi, / a dormire sul focolare, e a sbadigliare davanti al fuoco
42.
I segnali radio potevano essere ricevuti da alcuni cristalli, soprattutto quelli di galena; si doveva trovare il punto giusto sulla loro superficie esplorandoli con un filo di tungsteno, un «baffo di gatto»
43.
E, a dire la verità, sono contento che tu non mi abbia piantato in asso per il tuo gatto
44.
«Non è il mio gatto, è di Celia
45.
«L’aveva legata per i polsi e le caviglie a una croce di Sant’Andrea – sai, di quelle a X –, e ha usato sette strumenti diversi, cominciando piano, con un frustino morbido, di crine, per arrivare fino al gatto a nove code
46.
È intento a leccarle gli stivali di pelle, con la meticolosità di un gatto che si pulisce le zampe
47.
Sanno di sentirsi davvero se stesse solo quando offrono il corpo al morso delizioso della frusta, al graffio del gatto sulla schiena, nel viaggio straordinario della flagellazione
48.
Non vedo e non sento, ma è come se avvertissi le fusa di un gatto dentro il petto
49.
È il gatto a nove code, lo stesso che ha usato su di me nella Segreta
50.
Bisbigliai al gatto, che evidentemente aveva dei conti in sospeso con i cani: «Così non ci sei di grande aiuto»
51.
«Chiudi quella boccaccia, gatto puzzolente!» ringhiò Schidione
52.
«Questo gatto parla proprio strano», disse Susi mentre i cani si azzuffavano
53.
«Lolle è senza dubbio più fuori di testa del gatto
54.
«Per esempio», suggerì Gilda, «di come ficcare in bocca al gatto una pannocchia per farlo smettere
55.
Il gatto capì all’istante e mormorò: «Vale, magari un’altra volta»
56.
Il gatto notò il suo sguardo spento, una finestra aperta su quell’anima distrutta
57.
«No», disse il gatto, questa volta irritato
58.
Fino a quel momento tutto mi aveva fatto credere che fosse un gatto amabile, ma ora sentivo che poteva diventare anche pericoloso, un vero guerriero
59.
Appena quell’idea mi sfiorò, mi trovai inevitabilmente a pensare a Old Dog e al mio sogno: se il cane pastore aveva quasi ucciso un gatto dotato di simili artigli, io come sarei potuta sopravvivere contro di lui? Certo, Old Dog mi aveva minacciata in sogno, ma se si fosse trattato di una premonizione? Se mi fosse davvero capitato, un giorno, di incontrare di nuovo quel cane mostruoso? Al solo pensiero sentii una fitta al bacino
60.
«Senti un po’», chiesi al gatto, sottovoce perché le altre non mi sentissero
61.
Quindi il gatto scorse un altro cartello giallo e annunciò: «Mancan solo cinco kilómetros fino a Cuxhaven!»
62.
Quindi anche il gatto, come noi, era stato di proprietà di un essere umano
63.
Ovunque erano sparsi strani rifiuti che il gatto, asciugandosi le lacrime con le zampe, chiamò pellicole, confezioni e preservativi
64.
Mi fissarono tutti a bocca aperta e con i grandi occhi bovini spalancati, tranne Santiago che mi guardava con occhi di gatto
65.
«Yo ve lo racconto lo stesso», sorrise il gatto
66.
Non ero certa che fosse il caso di lasciar avvicinare la nostra piccola mandria, ma il gatto mi rassicurò dicendomi che non dovevamo aver paura delle gru portuali
67.
Il gatto sfrecciò fuori dalla stalla di metallo
68.
«Scherzetto», rise subito il gatto
69.
«Non ridi», constatò il gatto
70.
Le diedi la risposta che avevo ricevuto dal gatto, sebbene io stessa avessi parecchi dubbi: «Oh, non è molto distante…»
71.
E nessuno in quel momento mi rendeva più rabbiosa del gatto
72.
Eppure il gatto non mostrava il minimo accenno di rimorso
73.
Non capivo esattamente che cosa intendesse, e quindi a quel punto il gatto prese a raccontarmi della sua amata padroncita: era una giovane donna piena di gioia di vivere, che lo portava con sé in giro per il mondo
74.
«È…» volevo chiedere al gatto, ma lui mi soffiò contro ancora prima che potessi pronunciare la parola «morta»
75.
A quel punto mi era chiaro che cosa volesse fare il gatto a New York
76.
Il gatto si asciugò una lacrima con la zampa
77.
Il gatto spiegò: «Ci vuole más que qualche mucca per sorprendere un newyorkese»
78.
«E dici stupidaggini», sospirò Gilda, che sebbene avesse alzato gli occhi al cielo era contenta quanto me dell’inaspettata comparsa del gatto
79.
«Sì, ma anche no», rispose il gatto
80.
Invece di ragionare oltre sulla questione allontanai un attimo il pensiero e chiesi al gatto la cosa più ovvia: «Ma come pensi di farci uscire?»
81.
Già, gli uomini non ci avevano attribuito sufficiente intelligenza per capire come funzionasse quell’aggeggio, e in effetti non avevano avuto torto, perché senza il gatto non ci saremmo mai arrivati
82.
«O è il gatto ad avere qualche rotella fuori posto, oppure sono io», commentò Susi
83.
«Comunque sia, il gatto una rotella fuori posto ce l’ha», intervenne Champion
84.
Facemmo tutti un profondo respiro: dovevamo lanciarci da un vagone in corsa e finire dentro un fiume? A quel punto non c’erano dubbi: il gatto aveva davvero una rotella fuori posto
85.
«Piano piano andrà mejor», aggiunse il gatto
86.
Il gatto aveva intrecciato la sua felicità al nostro destino
87.
Dal canto nostro gli spiegammo che nessuno al mondo, tanto meno un gatto, sarebbe riuscito a infilarci dentro un affare del genere; al che Santiago ci domandò se volevamo o no andare in India
88.
Non trovammo argomenti per replicare, tanto che il gatto proseguì nella spiegazione e ci comunicò che quella stessa notte ci avrebbe introdotti in uno degli uccelli, con la conseguenza che Gilda dovette constatare quanto la vita risultasse più assurda proprio nei frangenti in cui si credeva che avesse raggiunto il limite estremo
89.
Il gatto indicò alle loro spalle un uccello enorme che chiamò cargo
90.
«Temo che nei prossimi minuti Lolle non sarà in grado di abbassare il volume dei muggiti», commentò Gilda rivolta al gatto
91.
«Y che non ami aver sublocatari», farfugliò il gatto
92.
«Ti faccio compagnia», le rispose Susi, e il gatto farfugliò: «Yo también tonfo volentieri insieme con vosotras»
93.
Ma giusto laggiù li stava conducendo il gatto straniero, che un tempo era scappato di fronte al pericolo, ma che poi aveva deciso di andargli incontro per salvare la mandria dagli orrendi esseri chiamati gourmet
94.
Il gatto ridacchiò: «Ah, ahora ci siamo, molto più vario!» Ma poi anche lui gorgheggiò felice e contento:
95.
Altrimenti qualche gatto selvatico, e proprio qui a San Giorgio - ma a casa nostra no, mai - anche qualche cane
96.
Aveva un corpo generoso e una grazia inconsapevole, come un gatto in cerca dell’angolino migliore dove crogiolarsi al sole
97.
Sono una principessa di sangue reale abituata a essere circondata da cortigiani, non da uomini con l’educazione di un gatto randagio»
98.
Il figlio maggiore trae un respiro profondo, gli occhi freddi come quelli di un gatto
99.
Dietro di lei, Sancha soffia come un gatto intrappolato in un angolo